Telegram e le accuse di crimini: l’arresto di Pavel Durov scuote il mondo tech

Il fondatore di Telegram è accusato di facilitare crimini internazionali.

Pavel Durov, il miliardario fondatore dell’app di messaggistica Telegram, è stato arrestato dalle autorità francesi presso un aeroporto nei pressi di Parigi. La notizia ha scosso il mondo della tecnologia e ha sollevato interrogativi sulla gestione dei contenuti sulla piattaforma.

L’arresto di Durov segue un mandato di cattura emesso dalla Francia, che lo accusa di aver facilitato attività illegali attraverso la mancanza di moderazione su Telegram. Tra le accuse figurano il riciclaggio di denaro, il traffico di droga e la condivisione di contenuti pedopornografici, il terrorismo. Secondo fonti citate dai media francesi, i problemi di moderazione di Telegram avrebbero permesso a queste attività criminali di prosperare.

Il rifiuto di Durov di collaborare con le forze dell’ordine ha aggravato le accuse contro di lui. La piattaforma, che compete con giganti come WhatsApp, Instagram, TikTok e WeChat, è sotto crescente scrutinio da parte delle autorità europee per questioni di sicurezza e violazioni dei dati.

Chi è Pavel Durov

Pavel Durov, 39 anni, è nato e cresciuto in Russia. Prima di fondare Telegram, aveva creato VKontakte, un popolare social network russo. Nel 2014, Durov ha lasciato la Russia dopo aver rifiutato le richieste del governo di chiudere i gruppi di opposizione su VKontakte. “Preferirei essere libero piuttosto che prendere ordini da chiunque,” aveva dichiarato Durov all’epoca.

Telegram, lanciato nel 2013, è diventato rapidamente una delle app di messaggistica più utilizzate al mondo, con l’obiettivo di superare il miliardo di utenti attivi mensili entro il prossimo anno. Tuttavia, la sua popolarità ha attirato l’attenzione delle autorità di vari paesi, preoccupate per la sicurezza e la gestione dei contenuti sulla piattaforma.

Le autorità europee, inclusa l’Unione Europea, hanno intensificato i contatti con Telegram per garantire la conformità alle nuove leggi sui contenuti online.

Telegram ha un’influenza significativa in Russia, Ucraina e altre ex repubbliche sovietiche. È diventato una fonte di informazioni sulla guerra in Ucraina ed è ampiamente utilizzato da funzionari sia di Mosca che di Kyiv. Gli analisti descrivono Telegram come “un campo di battaglia virtuale” nel conflitto in corso.

L’arresto di Durov solleva importanti questioni etiche sulla responsabilità delle piattaforme di messaggistica nella moderazione dei contenuti. Molti si chiedono se è giusto considerare un fondatore responsabile per come viene utilizzata la sua piattaforma, analogamente a come un produttore di armi potrebbe essere ritenuto responsabile se le sue armi vengono usate per uccidere? Questo dilemma etico non è nuovo e ha precedenti significativi nel mondo della tecnologia. Ad esempio, Facebook e Twitter hanno affrontato critiche per la diffusione di disinformazione e incitamento all’odio sulle loro piattaforme. Tuttavia, la responsabilità legale e morale di moderare i contenuti rimane un tema complesso e dibattuto. Se un utente utilizza Facebook per creare falsi profili e truffare le persone, chi è responsabile? Il soggetto che ha commesso il crimine o anche la piattaforma che ha permesso l’uso non mettendo a punto dei sistemi di controllo e censura adeguati?

Responsabilità delle Giant Tech

Le grandi aziende tecnologiche, come Facebook, X (Twitter) e Google, sono state sottoposte a crescenti pressioni per migliorare la moderazione dei contenuti e prevenire l’uso improprio delle loro piattaforme. Diverse normative e linee guida sono state introdotte per garantire che queste piattaforme adottino misure proattive per prevenire attività illegali. Ad esempio:

  • Digital Services Act (DSA): Questa normativa dell’Unione Europea richiede alle piattaforme di avere una rappresentanza legale in uno degli stati membri e di designare un’autorità indipendente per supervisionare la conformità alle nuove regole. Le piattaforme devono anche implementare meccanismi per segnalare e rimuovere contenuti illegali.
  • Linee guida sulla moderazione dei contenuti: Le piattaforme sono tenute a sviluppare e applicare politiche di moderazione dei contenuti che includano la rimozione di contenuti illegali e la prevenzione della diffusione di disinformazione.
  • Collaborazione con le Forze dell’Ordine: Le piattaforme devono collaborare con le autorità di polizia per identificare e prevenire attività criminali. Questo include la condivisione di informazioni e la fornitura di accesso ai dati necessari per le indagini.

Telegram

Fondata nel 2013 da Pavel Durov, Telegram conta circa 41 milioni di utenti mensili nell’UE, leggermente al di sotto della soglia necessaria per essere soggetta a obblighi più specifici ai sensi del DSA. Mentre le piattaforme più grandi sono monitorate dalla Commissione Europea, le autorità nazionali dell’UE regolano le altre piattaforme digitali. Attualmente, l’app afferma di aver superato i 900 milioni di utenti attivi mensili. Tuttavia, nonostante sia pubblicizzata come un’app di messaggistica sicura, Telegram, come altre piattaforme, è stata anche utilizzata per diffondere propaganda russa sulla guerra in Ucraina. Un rapporto francese ha scoperto una rete di disinformazione russa che utilizza Telegram per la condivisione automatizzata di contenuti su larga scala. Un sondaggio pubblicato a novembre 2023 ha rilevato che Telegram è l’app di social media più utilizzata dagli ucraini per il consumo di notizie, con il 72% delle persone che la utilizzano.

Un comitato parlamentare ucraino ha discusso quest’anno di Telegram come una possibile minaccia alla sicurezza nazionale e ha considerato la possibilità di vietarne le attività in Ucraina. Altri hanno chiesto al governo ucraino di smettere di utilizzarla.

Criminali che usano Telegram

Telegram è diventata una piattaforma popolare per lo scambio di informazioni e la vendita di beni e servizi illegali grazie alla crittografia end-to-end, che rende difficile per le autorità di polizia monitorare le attività sopratutto non essendo direttamente visibile un numero di telefono. Ed il dubbio che è sorto è che la grande quantità di annunci per tali prodotti illegali online sia anche dovuto al fatto che Telegram intervenga raramente nel monitoraggio e rimozione di certi gruppi e canali. Il commercio di beni e servizi illegali tramite Telegram è un’alternativa alle piattaforme di trading sul Darweb.

In Germania, la polizia ha sequestrato gruppi di chat come parte di un’indagine in sei stati federali in cui i sospetti trafficavano illegalmente droghe e falsificavano documenti.

La polizia lituana ha dichiarato a gennaio di aver istituito unità specializzate per monitorare Telegram e altre app di chat per frenare il crescente traffico di droga online. La polizia ha affermato che il numero di spacciatori è aumentato negli ultimi anni con individui che utilizzano attivamente Telegram. L’anno scorso, l’unità di polizia di Riga ha arrestato 78 persone che operavano nelle chat di Telegram.

Nei Paesi Bassi, una ricerca del broadcaster pubblico NOS ha suggerito che solo nel 2023 sono stati pubblicati circa 2,5 milioni di annunci di droga in 21 diversi gruppi di chat. Il ministro della giustizia del paese ha dichiarato in una lettera al parlamento a marzo di quest’anno che la moderazione della piattaforma è “principalmente responsabilità di Telegram”.

Mentre la tecnologia continua a crescere e a svilupparsi in nuove forme, la necessità di bilanciare la libertà personale e di comunicazione con la sicurezza e la legalità diventa sempre più pressante.

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